La Guardia di Finanza, nel corso di un’operazione posta in essere mediante l’impiego di mezzi navali in forza alla Stazione Navale di Napoli ed alla Sezione Operativa Navale di Salerno, ha inflitto un altro duro colpo al fenomeno della pesca illegale nel Golfo di Salerno.
L’operazione, che rientra nel più ampio dispositivo di controllo predisposto dal Reparto Operativo Aeronavale di Napoli, si è svolta fra la notte del 20 e la mattina del 21 u.s., ed ha visto coinvolte le unità navali dei due Reparti campani della Guardia di Finanza, che hanno effettuato un’accurata perlustrazione costiera del golfo di Salerno, monitorando i movimenti dei motopescherecci, alcuni dei quali già noti alle Fiamme Gialle, dediti alla pesca a strascico sotto costa, vale a dire entro un miglio e mezzo dalla riva, ove vige il divieto assoluto per questo tipo di pesca. L'attenta perlustrazione, effettuata in simultanea sia dalla direttrice settentrionale che da quella meridionale, in costante coordinamento fra le unità impegnate, hanno permesso di sorprendere, una unità da pesca della marineria salernitana, nella zona compresa fra Capo D’orso e la spiaggia di Atrani , nell’illecita attività di pesca.
I rilievi della posizione, prontamente effettuati dalle unità navali della Guardia di Finanza mediante le strumentazioni di bordo, hanno confermato, in modo inequivocabile, l’illiceità della battuta di pesca, in relazione alla ridotta distanza dalla costa.
Oltre al sequestro degli attrezzi e del pescato, al trasgressore sono state irrogate le previste sanzioni amministrative; si è inoltre provveduto a richiedere alle competenti autorità la trascrizione dei punti di penalità sui titoli professionali a carico del comandante, come previsto dalle vigenti disposizioni legislative.
Come di consueto, il pescato posto in sequestro, dopo aver passato il positivo giudizio di commestibilità da parte dei dirigenti veterinari dell’ASL di Salerno – distretto 66, è stato devoluto in beneficenza ad istituti caritatevoli della provincia di Salerno.
L’operazione offre un importante contributo all’opera di contrasto di tutte le attività illecite perpetrate in mare, opera nella quale la Guardia di Finanza è costantemente impegnata. La pesca a strascico sotto costa, in particolare, costituisce una grave forma di aggressione all’eco-sistema marino, con danni che si ripercuotono anche sull’economia di un settore, quello della pesca, già fortemente provato da grosse difficoltà. Numerose sono infatti le segnalazioni di tale attività illecita fatte proprio dagli stessi pescatori che, operando nella legalità, sono i primi ad essere danneggiati da questo tipo di pratica.
Redazione Salerno