Salvare il patrimonio di Salerno: questo l'intento del progetto "Art bonus" presentato questa mattina al Comune e che vede impegnati l'amministrazione cittadina, la Soprintendenza, l'Ordine dei commercialisti e Confindustria. Un patto istituzionale per tutelare opere magari non eccessivamente preziose, ma che lo diventano nel momento in cui le si considera parte integrante dell'identità della città.
L'elenco stilato dalla Soprintendenza racchiude dai dipinti di autori come Mercadante e Mancini a sculture in ferro e gigantografie marmoree, passando per documenti d'archivio storici come i libri del catasto del XVIII e XIX secolo fino ai registri delle delibere comunali del 1808. Per ognuna delle opere è fissato anche il costo del restauro: ce n'è per tutte le tasche, si va dai 400 ai 120mila euro. Per chi si trasforma in "mecenate", la detrazione fiscale è pari al 65%. L'amministrazione salernitana ci crede ed ha chiesto la collaborazione di cittadini e professionisti che amano Salerno e il suo patrimonio.
Giovanbattista Lanzilli