Un nuovo volto per l'ex polverificio Borbonico di Scafati

Il progetto di rigenerazione per il luogo a pochi passi dal Parco Archeologico di Pompei

un nuovo volto per l ex polverificio borbonico di scafati
Scafati.  

Un'importante opportunità di sviluppo culturale, turistico ed economico è stata presentata per l'ex Polverificio Borbonico di Scafati. Situato in una posizione strategica tra Napoli e Salerno, a breve distanza dal Parco Archeologico di Pompei, questo complesso storico di Stato si prepara a una nuova vita grazie a un ambizioso progetto di rigenerazione urbana, che coinvolgerà il settore pubblico e privato.

Il progetto, illustrato nell'Auditorium del Parco Archeologico di Pompei, mira a trasformare l'immenso edificio di 29.000 metri quadrati coperti in un polo di attrattività turistica, culturale e scientifica. Con i suoi 173.000 metri cubi di volumetrie, il Polverificio Borbonico ha un potenziale enorme, che potrebbe essere sfruttato per progetti legati all'architettura, alla cultura, all'agricoltura e alla ricerca.

La gestione dell'edificio è affidata all'Agenzia del Demanio, che ha lanciato una "consultazione di mercato" per raccogliere proposte di riqualificazione. Il termine per la presentazione delle proposte è stato prorogato al 30 aprile 2025. Questo processo è finalizzato a raccogliere idee innovative da investitori e stakeholders per trasformare il sito in un centro dinamico di innovazione e cultura.

Il direttore generale del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, ha sottolineato che, pur non avendo valore archeologico, l'ex Polverificio è un sito di grande interesse per lo sviluppo economico e sociale, grazie alle sue potenzialità per il partenariato pubblico-privato. Anche il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, ha confermato l'impegno del Comune nel rendere il progetto più attrattivo per gli investitori, attraverso modifiche urbanistiche favorevoli.

Il progetto rientra anche nel piano strategico della Regione Campania, che mira a valorizzare il territorio attraverso la rigenerazione urbana, con particolare attenzione agli edifici storici e al patrimonio pubblico dismesso. L'iniziativa coinvolge diversi partner, tra cui The European House Ambrosetti Spa e l'Università di Salerno.