Biennale Arte Contemporanea di Salerno: il bilancio della quinta edizione

Soddisfatto il curatore della kermesse Giuseppe Gorga: "Ha dato visibilità internazionale a Salerno"

biennale arte contemporanea di salerno il bilancio della quinta edizione
Salerno.  

Biennale d'Arte Contemporanea di Salerno: si chiude la quinta edizione con un bilancio positivo. L'evento ha fatto registrare una grande affluenza di pubblico anche nell’ultimo giorno di visita. Sono state due settimane esaltanti che hanno visto la partecipazione di centinaia di artisti internazionali e migliaia di visitatori, accorsi ad ammirare la mostra a tema “Inside”.

Il bilancio finale è più che positivo, sia in termini di pubblico che di risonanza mediatica. Se, infatti, questa quinta Biennale ha visto un afflusso costante di visitatori, dall’altro lato tante testate internazionali hanno parlato dell’evento. Dalla Colombia, all’Ecuador, passando per Argentina, Brasile, Honduras, Cuba, Messico e molti altri. La gran presenza di artisti espositori - se ne sono contati almeno un centinaio - è stata accompagnata da famiglie, amici ed entourage. Inoltre, molti sono i turisti accorsi in questo periodo (tradizionalmente non molto frequentato) per visitare la città, grazie alla principale kermesse d’arte contemporanea di Salerno. 

Un ponte verso l'America

“La BACS ha dato una visibilità straordinaria a Salerno nel continente latinoamericano”, ha affermato Giuseppe Gorga, curatore e organizzatore dell’evento. “Siamo riusciti a portare centinaia di artisti di fama internazionale qui a Salerno. Molti giornali, radio e televisioni d’oltreoceano hanno mostrato le sale di Palazzo Fruscione. Siamo contenti, è stato un lavoro impegnativo e ci prepariamo già per i prossimi eventi - assicura -. Ringrazio tutti gli artisti, le persone che hanno lavorato e collaborato per rendere possibile tutta questa organizzazione, il Comune di Salerno e in particolare il nostro delegato alla cultura, Ermanno Guerra ed Enrique Londoño, presidente di Expolatina, giunto a Salerno con una importante delegazioni di artisti colombiani”.

Un futuro in sinergia con altre realtà oltreoceano

Sui prossimi passi, il curatore Giuseppe Gorga non si sbilancia, ma è evidente che “la sinergia con l’America Latina è molto forte”. Già in occasione della conferenza stampa di presentazione della BACS, organizzata a Palazzo di Città, si era parlato di una convenzione con la Colombia. Per l’occasione, Gorga ha eseguito due ritratti: uno di Gustavo Petro, presidente del paese dei cafeteros e l’altro della sua first lady, Verónica Alcocer. E in attesa della sesta edizione della Biennale d’Arte Contemporanea - prevista verosimilmente per il 2025 -, si parla già di un ritorno della BACS in Colombia. Il ponte tra i due mondi (Salerno da un lato, l’America Latina dall’altro) è in costruzione e ha dei mattoni con la forma di opere d’arte.