L'artista Jaime Vallardo alla Biennale di Salerno: "Dipingo l'allegria"

Conosciuto anche come "l'artista delle monete mondiali", ha ricevuto un attestato di merito

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Salerno.  

Tra i tantissimi artisti che hanno partecipato alla quinta edizione della Biennale d'Arte Contemporanea di Salerno (nota anche con l'acronimo di BACS) spicca l'artista Jaime Vallardo Chávez (nota di merito ricevuta dalle mani del maestro e curatore della BACS Giuseppe Gorga per i suoi due quadri "Fiesta de gallos" e "El toro de Picasso").

Vallardo è noto come l'artista delle monete mondiali, dato che in ogni paese dove dipinge taglia le banconote del luogo per mettere la serie di queste nelle sue opere in maniera tale da generare un codice che le rende pezzi unici. Vallardo è un artista Naif nato a Goascoran Valle nel Sud dell'Honduras. Dipinge dal 2008 ed è scrittore e conferenziere internazionale, avendo viaggiato in circa 150 paesi del mondo

Vallardo ha esposto in America del Sud, Europa, Africa e Centro America e le sue opere si trovano in collezioni private, Ambasciate, musei e diverse città del mondo.

Jaime Vallardo: «Dipingo l'allegria»

Vallardo sostiene che la sua arte «è totalmente naif, naif estremo. Dipingo l'allegria. Penso di dipingere non solo il mio paese o l'America Latina - spiega l'artista honduregno - ma il mondo intero, perché sono un artista planetario».

Feedback positivi anche per la manifestazione come per la città di Salerno. «Sono rimasto impressionato dall'ordine e l'ecellenza di questa Biennale. Vado via contento da questa esperienza con l'organizzazione e con il maestro Giuseppe Gorga. E la città è meravigliosa. Amo questa terra anche perché mio padre e mio nonno hanno radici italiane».

«Il mondo è cambiato. Siamo amalgamati e siamo cresciuti»

Sulle contaminazioni e differenze artistiche tra Europa e America Latina, Vallardo sostiene che il mondo sia cambiato. «Attraverso le reti sociali e la globalizzazione, ci diamo del tu. L'Europa copia un po' dall'America Latina e l'America Latina dall'Europa, così come dall'Africa. Siamo amalgamati e siamo cresciuti. Io credo che c'è tanto da offrire sia in America che nel mondo. Siamo globalizzati».

L'obiettivo più grande

Infine, l'artista che ha ricevuto un attestato di merito dalla BACS, parla di un obiettivo molto ambizioso che potrebbe coinvolgere nuovamente il nostro Paese. «Sono il creatore e organizzatore del bicentenario d'America. Siamo un collettivo vitale, la crociata e il museo itinerante del continente americano. Abbiamo riunito 600 artisti di tutto il Continente e andiamo di paese in paese a celebrare il bicenentario. Il nostro prossimo obiettivo è quello di portare il Bicentenario in Europa, per mostrare all'Italia, alla Francia e all'Inghilterra, come abbiamo dipinto questi duecento anni. Mi dù tanta allegria essere presente qui e condividere le mie opere qui in Europa e in Italia. Andrò in Francia per un'altra presentazione. Siamo molto contenti. Io sono l'artista delle monete del mondo, perché ovunque io vada ritaglio una banconota per porre il numero di serie all'interno dell'opera e generare così un codice che la consacra come un'opera unica».