Domani alle ore 21,30, secondo appuntamento con il cartellone che sta splendidamente animando l’incantevole cortile del Castello Marchesale di Camerota, un progetto dell’Associazione Culturale-Musicale Zefiro, presieduta da Giuseppe Marotta e diretta dal compositore Leo Cammarano.
Una rassegna, “Suoni dal Castello, delCamerota Festival, giunta alla sua III edizione, composita che unisce performance spazianti tra diversi generi musicali, unitamente alla formazione delle masterclass, sostenuta dal Comune e dalla Pro Loco di Camerota, unitamente al Meeting del Mare e al Conservatorio di Musica “G.Martucci” di Salerno, oltre ad un folto cartello di mecenati privati, che dopo il successo dell’esibizione inaugurale del trio Renoir, vedrà l’omaggio al jazz classico del Trio Zamuner. Nel jazz, i termini della contesa tradizione contro innovazione si aggiornano senza tregua. Da questo percorso non è escluso certo il jazz cantato, che ha le sue brave propaggini di ricerca, avanguardia e sperimentazione.
Ma, rispetto alle forme esclusivamente strumentali della musica improvvisata, il jazz vocale ha sempre saputo rinnovarsi guardando, più che al futuro, al presente: alla musica di consumo, al pop in tutte le sue variazioni generazionali, ai suoni che, di volta in volta, hanno caratterizzato le varie epoche. Influssi, questi, che sono spesso ben lontani sia dalla musica colta, sia da quella improvvisata. E’, forse, questa costante vicinanza alle musiche commerciali che ha fatto del jazz cantato un eterno “blockbuster”.