Un viaggio immaginario tra l’Havana, Kingston, Ferrara e New York, portando a spasso una musica che mescola la canzone d’autore italiana, le ritmiche e le sonorità caraibiche e latine, il funky, il jazz, la grande tradizione dub e perfino il rock’n’roll.
Un lavoro discografico che è una vera e propria miscela di generi, tradizioni e culture: quella che i Mano Negra di Manu Chao hanno definito patchanka e che l’Italia ha imparato a conoscere grazie soprattutto agli Strike, che giovedì 6 agosto alle ore 21 saranno in scena al Dum Dum Republic, protagonisti del secondo appuntamento del RoyMundo Festival, la kermesse targata dal trombettista Roy Paci, che con il suo mondo, la sua energia positiva e il suo amore per il sud infiamma la fascia costiera all’ombra dei templi di Paestum.
“Ci piace sempre pensare che le differenze siano una ricchezza e che la musica sia una strada possibile per ampliare gli orizzonti oltre che il personale bagaglio culturale - sottolinea il direttore artistico Roy Paci, raccontando le scelte musicali del festival, giunto alla sua quinta edizione - Quest'anno RoyMundo sia arricchisce di una mescolanza di generi – spiega il direttore artistico, Roy Paci - La direzione è sempre più quella della patchanka, con gruppi che hanno fatto della contaminazione la loro cifra essenziale. A fare da cornice, come sempre, sarà il calore. Il nostro desiderio è regalare gioia, allegria, non dimenticando mai il risvolto sociale”.
Redazione