C’è una strada nonviolenta per risolvere i conflitti? La memoria delle guerre vissute può aiutarci a ricercare la pace come atteggiamento quotidiano del vivere? Può, il teatro, attraverso la “leggerezza” della sua comunicazione, contribuire a tracciare quella strada? “L’Associazione Educarteatrando di Eboli ne è convinta - dice la presidente Anna Bambino. "Tant’è che nel corso di questi anni essa ha più volte messo in scena eventi di storia locale assunti a simbolo della condizione umana”. Per questa estate Educarteatrando, in collaborazione con Il mondo di Bò, ha organizzato a Eboli una settimana di “percorsi teatrali” per grandi e piccini sulla possibilità di scegliere la nonviolenza come stile di vita. “Educar alla nonviolenza teatrando” è il contenitore degli eventi. Dal 29 luglio al 5 agosto si svolgerà, presso la sede de “Il mondo di Bò”, il laboratorio “ I bisticcioni”, sul tema della nonviolenza verbale; esso sarà condotto dall’artista Sonja Kononenko, del Teatro Nazionale dei Burattini della Slovenia, ed è rivolto a bambini dai 5 anni in su, che si divertiranno a realizzare burattini e a creare storie. La performance finale del laboratorio si terrà il 5 agosto alle ore 18 in piazzetta Attrizzi. Il giorno dopo, giovedì 6 agosto, peraltro anniversario dello sgancio della bomba atomica su Hiroshima, nel 1945, Educarteatrando concluderà la settimana mettendo in scena, all’Arena Sant’Antonio ,alle ore 21, l’atto unico “Eboli, 4 agosto 1943 … come stelle cadenti” di Alessandra Gallotta . Lo spettacolo prende le mosse dai bombardamenti del ’43 sul nostro territorio e, in un alternarsi di comicità e dramma, narra la guerra dal punto di vista della gente comune. La regia è di Antonio Caponigro.
A Eboli va in scena l'evento di Educarteatrando
Tra i protagonisti c'è Sonja Kononenko
Giffoni Valle Piana.