Sgozzato e lasciato morire dissanguato. Una morte atroce, un omicidio terribile. Lo hanno trovato in un lago di sangue sotto il portico di quel chiosco bar. Il cadavere è di un cittadino del Marocco, un 35enne senza fissa dimora. Si tratta di uno straniero senza fissa dimora che, una delle prime volte, è stato censito come appartenente ad un comunità di Eboli, stabilitasi nei pressi di San Nicola Varco. Poi ha vagabondato per la provincia, da Battipaglia a Salerno.
Ieri è morto così, sgozzato, in un pomeriggio d'agosto forse dopo una bevuta tra stranieri. Qualche parola di troppo, chissà quale altro motivo e quel colpo sferzato al collo, come in un rito tribale, ed è morto come in un rito tribale. L’arma, che non è stata trovata, potrebbe essere una bottiglia di birra. Una voce straniera ieri aveva allertato i soccorsi. Parlava però di un investimento, di un uomo a terra per essere stato travolto da un'auto. No. Non è andata così. Lo scenario che si sono trovati di fronte i soccorritori è stato atroce. I volontari del Vopi di Pontecagnano hanno subito chiamato i carabinieri. Sul posto sono intervenuti i militari della compagnia di Battipaglia, guidati dal capitano Erich Fasolino. La persona morta non aveva documenti ed è stata difficile finora la sua identificazione. Le indagini, coordinate dal pm Giovanni Paternoster sono partite da una ricognizione dei luoghi. I carabinieri del Sis del nucleo investigazioni di Salerno hanno rilevato tracce di sangue sul prato adiacente il chiosco a qualche metro dal cadavere. Potrebbe essere il luogo di partenza della lite. Forse proprio in quel punto si è consumato il ferimento.
L’area a verde attrezzata intorno al chiosco si trova in un angolo del parcheggio del Decathlon. Lì vicino passano decine di automobilisti in uscita dall’A3 di Pontecagnano sud o diretti verso l’arteria a scorrimento veloce. Un particolare che potrebbe tornare utile agli investigatori a caccia di testimonianze e indizi.