Giuseppe Alfieri, il massaggiatore di Cava de' Tirreni arrestato con le accuse di violenza sessuale di gruppo e produzione di materiale pedopornografico, ha parlato per più di tre ore ieri con il Gip del tribunale di Salerno Stefano Berni Canani e il pubblico ministero Elena Guarino, fornendo la sua versione dei fatti sulle preseunte violenze consumatesi negli scorsi mesi. Il 51enne ha confessato di aver solo palpeggiato il 17enne nel corso di un massaggio erotico, tra l'altro ignorando che fosse minorenne.
Si è detto convinto che il ragazzo avesse più di 18 anni e ha ribadito che quando ha saputo della sua minore età ha interrotto con lui ogni tipo di contatto. La versione, fornita in oltre 3 ore di interrogatorio, non ha convinto gli inquirenti che hanno disposto ulteriori indagini sui "fatti" del centro massaggi di via Talamo. Sembra sempre più chiaro che all'interno del centro succedesse molto di più e che ci fosse un vero e proprio giro di pedofilia che avrebbe visto coinvolti altri ragazzini. Giuseppe Alfieri nella sua versione ha pprecisato che il 17enne fosse consenziente e che non abbia agito con violenza nei suoi confronti.
Redazione Salerno