Resta senza gambe e mani a causa di un gravissimo virus. Contratto su un lavoro che chiamarlo lavoro, è un'offesa alla dignità dell'essere umano. Lei, Hilham, una delle tante straniere sfruttate nella Valle del Sele. Dove un tempo imperversava la malaria. Da dieci anni vive in Italia.
La 28enne è stata ricoverata d'urgenza presso il “Maria Santissima Addolorata” di Eboli dove i medici sono stati costretti ad amputarle gli arti inferiori e le mani per salvarle la vita. Ora è in attesa che si liberi un posto in ortopedia. Ma i suoi compaesani ci hanno impiegato pochissimo a far sentire la propria vicinanza a lei e alla sua famiglia.
Mobilitati dalla mediatrice culturale che ha lanciato l'appello gli ebolitani hanno cominciato a raccogliere cibo, vestiti e tutto quello che poteva tornare utile a lei e al suo bambino. Una storia stupenda, che riaccende speranza anche in una gravissima tragedia umana, come quella vissuta da Hilham.
Su App News scopri tutti i dettagli dell'iniziativa. Scaricala gratis (Per Apple/Per Android)
Andrea Fantucchio