Estorsero 1300 euro ad un imprenditore di Battipaglia per il risarcimento di un sinistro stradale, agli arresti tre pregiudicati della Piana del Sele. Il provvedimento arriva al termine di una intensa attività investigativa, eseguita dai Carabinieri della Compagnia di Battipaglia diretti dal Capitano Erich Fasolino che ha permesso di comprovare il loro pieno coinvolgimento, quali correi, nell’estorsione compiuta il 25 gennaio del 2015, dalla 41enne Manuela Barra, all’epoca convivente di Giacomo Turi, nei confronti dell’imprenditore salernitano. Per convincere la vittima a consegnare il denaro, due sere prima dell’arresto della donna, ovvero il 23 gennaio 2015, Giacomo Turi, con la complicità di Carmine Federico e Domenico Procida, con una mazza da baseball mandarono in frantumi il lunotto termico dell’Audi di proprietà dell’imprenditore, parcheggiata nel piazzale sottostante la sua abitazione. E questa mattina a Battipaglia e presso le Case Circondariali di Salerno e Napoli – Poggioreale, i Carabinieri della Compagnia di Battipaglia hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dall’Ufficio del gip del Tribunale di Salerno nei confronti dei battipagliesi Giacomo Turi, 44 anni contiguo al clan camorristico “De Feo”, operante nell’area a sud della provincia salernitana, in atto ristretto presso la Casa Circondariale di Salerno. Carmine Federico, 36 anni, ristretto presso la Casa Circondariale di Napoli – Poggioreale. Domenico Procida, 32enne, ristretto agli arresti domiciliari. Tutti sono già detenuti per altri motivi, e sono ritenuti responsabili di concorso in estorsione, violazione di domicilio e danneggiamento.
Redazione