Cava de Tirreni, l'encomio del sindaco Servalli al prete-eroe

Appello al Ministero degli Interni per avere più agenti sul territorio.

Cava de' Tirreni.  

Il primo cittadino di Cava de’ Tirreni, Vincenzo Servalli, è tornato sul regolamento di conti che si è consumato nel pomeriggio di sabato tra due vicini di casa a Passiano, uno dei quali ha picchiato l’altro con un tirapugni e lo ha minacciato con un coltello fino a costringerlo a rifugiarsi nella vicina chiesa, dove è stato difeso e chiuso in sagrestia da don Enzo Di Marino.

«Un episodio increscioso - ha commentato Servalli - Non conosco bene le motivazioni, ma di certo è stato risolutivo l’intervento del parroco, che ringrazio, e quello degli agenti della Questura. E’ doveroso un plauso a don Vincenzo per aver scongiurato conseguenze peggiori, gli farò una telefonata per ringraziarlo personalmente».

D’altro canto, la violenta lite, con tanto di scazzottata finale con i poliziotti e fedeli allibiti da scene (almeno in chiesa) piuttosto inusuali, finisce per sollevare di nuovo la problematica relativa a sicurezza e sorveglianza su un territorio vasto e popoloso come quello di Cava de’ Tirreni. «Non ci aspettiamo un Commissariato a pieno organico, viste le difficoltà del momento, ma crediamo che a Cava debba essere destinata qualche risorsa in più».

 

Redazione Sa