Diceva di andare a fare il turno di notte a lavoro, invece era stato licenziato dall’azienda e per svagarsi passava il tempo fuori casa davanti alle slot machine di una sala giochi di Scafati. Per il vizio del gioco, però, ha venduto tutto l’oro di famiglia, scatenando così la reazione della moglie che lo ha lasciato e ora chiede la proprietà della casa come risarcimento dei danni, economici e morali, subiti. La vicenda, scoppiata una settimana fa, vede protagonista una coppia, ormai ex, sposata da appena due anni, con un bambino di 13 mesi.
Lui, 29 anni originario di Boscoreale, è un ex operaio, lei, 30enne di Scafati, è impiegata come segretaria presso uno studio legale come assistente. Tutto è iniziato dopo l’estate quando la donna, dedita alle pulizie di casa, si è accorta che buona parte dell’oro che aveva conservato sopra l’armadio era scomparso. La 30enne però, sorprende il marito a frugare tra l’oro di famiglia.
Dopo aver lasciato il figlio a una vicina, è scesa per controllare gli spostamenti del coniuge, sorpreso in una sala slot h24 di Scafati. La moglie delusa, non solo ha subito chiesto il divorzio rivolgendosi ad un avvocato matrimonialista, ma ha anche chiesto che la casa in comproprietà tra i due, situata in via Dante Alighieri, a Scafati, venga ceduta solo a lei come risarcimento per i danni economici e morali che il marito ha provocato a lei e a suo figlio con le sue menzogne.
Redazione Sa