Al Comune la preoccupazione si palesa sui volti: l’inchiesta che vede coinvolto Ernesto Sica turba gli animi della comunità e dell’opposizione che teme il peggio. Ieri il diretto interessato ha raggiunto come di consuetudine Palazzo di Città in tarda mattinata, tra il silenzio del suo staff.
Un clima surreale tra i corridoi del Comune, in parte confermato anche dal mancato invio della rassegna stampa che raggiunge quotidianamente le mail di assessori e consiglieri comunali. Ieri sera, però, la maggioranza ha provato a ripartire, poco è trapelato dopo le quasi due ore di vertice: «Siamo compatti, uniti. Questa vicenda non può che rappresentare un ulteriore slancio. Si tratta di una semplice indagine». Sica incassa così pieno sostegno. E, una volta fuori da Palazzo di Città ha ribadito la sua estraneità ai fatti. «Ho massima fiducia nella magistratura, sono pronto a farmi ascoltare. Gli avvoltoi politici farebbero bene a calmarsi».
Due potrebbero essere le scelte per gli oppositori di Sica: da un lato la convocazione urgente di un Consiglio in grado di chiarire dubbi e paure, dall’altro una mozione di sfiducia. Prima, però, i gruppi consiliari d’opposizione presenteranno istanza alla commissione d’accesso agli atti per visionare i documenti su cui è finita la lente d’ingrandimento della magistratura inquirente.
Redazione Sa