Una telefonata ha "tradito" il sindaco Sica

Appalti sospetti a Pontecagnano, l'indagine prese il via da un colloquio tra il sindaco e Toriello

Pontecagnano Faiano.  

Una telefonata alla base dell’inchiesta sugli appalti a Pontecagnano. L’intercettazione riguarderebbe un singolare colloquio tra Luciano Toriello, proprietario del Bagni Savoia, ed il politico Ernesto Sica, con il primo a lamentare il mancato pagamento di una festa di compleanno dei familiari del sindaco.

Il privilegio incuriosì gli inquirenti, che ripercorsero la trama di quel discorso. Intanto, dopo le perquisizioni al Comune e presso le abitazioni di dodici indagati effettuate nella giornata di mercoledì, sono stati avviati accertamenti sui conti correnti delle persone oggetto di indagine, per verificare il versamento di assegni o bonifici tra gli imprenditori che risultarono assegnatari di appalti ed il sindaco, l’assessore e agli altri politici indagati.

Gli accertamenti non hanno portato alla luce assegni o titoli bancari, né ritrovamenti sensibili a casa del sindaco Ernesto Sica, fatta eccezione per alcuni biglietti da visita e delle bollette da pagare, riferite ad altrettante utenze. L’accesso degli investigatori al palazzo comunale, invece, ha attenzionato documentazione amministrativa, col sequestro di tutte le delibere dal 2009 ad oggi riguardanti incarichi e appalti aggiudicati, tra cui quello relativo alla pubblica illuminazione vinto da una ditta di Nocera Inferiore.

 

Redazione Sa