Caporalato clandestino, due avvocati a processo

Per l’accusa padre e figlio a capo del sodalizio che portava illegalmente stranieri in Italia

Eboli.  

Associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: con queste accuse gli avvocati Romano Mastrolia residente a Eboli e il figlio Gerardo (domiciliato a Bergamo),  compariranno davanti al giudice Cesare Bonamartini del Tribunale di Brescia il prossimo 27 novembre per definire le rispettive posizioni con il rito abbreviato (hanno diritto a uno sconto della pena pari a un terzo di quella globale in caso di condanna).

Per entrambi - difesi dall’avvocato Nicola Naponiello- il sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia bresciana Raimondi ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato incardinato giovedì scorso. Il blitz è del marzo scorso, quando finirono in manette 11 persone e un’altra ventina di soggetti indagati a piede libero e che hanno scelto il rito ordinario. Per la magistratura lombarda i due ebolitani erano a capo del sodalizio criminale che, attraverso artifizi e documenti falsi, consentiva l'ingresso e la permanenza di stranieri in Italia.

 

Redazione Sa