Armi e munizioni in cantina, chiesto il processo immediato

Gli inquirenti vogliono capire se le pistole sono stai per furti o delitti

Pagani.  

La procura chiede il processo senza passaggio per l’udienza preliminare per il pregiudicato paganese Alfonso Ferrara, trovato in possesso di un’arma clandestina con matricola abrasa e per questo ammanettato.

 Chiamato a rispondere di detenzione e riciclaggio, il reo ventiquattrenne custodiva in cantina una pistola con sei colpi, di provenienza furtiva, nella pertinenza della sua abitazione di via Sorvello. Il ragazzo venne arrestato a Pagani nel luglio scorso, nel corso di un accertamento mirato presso casa sua. Alle domande dei carabinieri, intervenuti su base confidenziale con l’ausilio di un cane antiesplosivo, lui e la madre erano stati evasivi. Davanti alla porta d’ingresso di una cantina, infatti, entrambi avevano negato la loro proprietà.

Una volta ottenute le chiavi dopo i riscontri svolti con i vicini di casa, le ricerche avevano messo in evidenza una quantità discreta di materiale indiziario, tutto inventariato e sottoposto a sequestro, col ritrovamento dell’arma divenuto ultimo step del lavoro investigativo.

In particolare, la pistola calibro 7.65, con matricola punzonata e abrasa in modo da renderne impossibile l’identificazione, era custodita avvolta in un copricapo da pasticciere. Nella cantina c’erano i sei colpi per la pistola, con alcuni paia di guanti in lattice, scatole con accessori, un ulteriore copricapo, un giobbino con un casco da motociclista, tutto finito all’attenzione dei carabinieri della tenenza di Pagani.  

 

Redazione Sa