Incendio a Scafati, l'Arpac assicura: valore diossine al di sotto dei limiti

Le analisi dell'Agenzia per l'ambiente dopo il rogo in un'azienda

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Scafati.  

Proseguono le attività di monitoraggio da parte dell'Arpac per l'incendio che ha interessato un'azienda nella zona industriale di Scafati. Centraline posizionate non solo sul luogo del rogo, ma anche nei confinanti territori di Angri e Pompei.

Secondo l'Agenzia regionale gli ultimi campionamenti relativi alle diossine "hanno evidenziato valori inferiori al limite di quantificazione della metodica utilizzata, indicando assenza di tali inquinanti nei campioni analizzati. In relazione agli inquinanti monitorati dal laboratorio mobile collocato nei pressi del luogo dell’incendio (tra cui polveri sottili PM10 e PM2,5, ossidi di azoto, benzene, toluene, xilene, biossido di zolfo) non si riscontrano superamenti dei limiti di legge applicabili", come fanno sapere dall'Arpac.

Il campionamento svolto in data 6-7 aprile nel territorio comunale di Angri ha evidenziato una concentrazione media di PM10 pari a 32 microgrammi per metro cubo, inferiore alla soglia che la normativa prescrive non sia superata più di 35 volte in un anno.