La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dai legali di Luca Cascone (assistito dagli avvocati Cecchino Cacciatore, Massimo Ferrandino e Franco Coppi), annullando il decreto di sequestro con rinvio al Tribunale del Riesame di Salerno. La vicenda è legata ai presunti appalti truccati in Provincia di Salerno. In particolare la Procura contesta al consigliere regionale campano e ad altre sei persone (tra cui l'ex presidente Franco Alfieri) l'associazione per delinquere e tre ipotesi di turbativa d'asta in merito agli appalti della Fondovalle Calore, dell'Aversana e del sottopasso di Capaccio Paestum.
"Qualche ora fa mi è stata comunicata una buona notizia: la Corte di Cassazione ha annullato con rinvio il decreto con cui mi veniva contestato il reato di Associazione a delinquere", ha scritto sui social il consigliere Luca Cascone. "Il mio auspicio ovviamente è che questo atto possa essere un primo passo verso la risoluzione di una problematica che mi ha visto inaspettatamente coinvolto. Continuo ad attendere con serenità che gli organi inquirenti e la magistratura possano continuare le loro attività: valutare questa sentenza, e continuare nelle attività di approfondimento e verifica di tutti i documenti e le circostanze, per poter confermare la mia totale estraneità ai fatti che mi sono stati contestati".
"Non possono negare che sono state, e fino alla soluzione finale lo saranno ancora, settimane e mesi difficili e pesanti psicologicamente (e non solo) per me, per la mia famiglia e per tutti gli amici e le persone che mi (e ci) vogliono bene; da oggi sembra che possa iniziare a vedersi una flebile luce in fondo al tunnel.
Per questo primo risultato, voglio ringraziare tutto il collegio difensivo: soprattutto il mio avvocato Cecchino Cacciatore, che considero un amico ed un fratello maggiore; da ottobre per mesi interi sono stato tutti i pomeriggi al suo studio per assistere e condividere il lavoro su tutti i documenti, alle relazioni ed agli atti che abbiamo sviscerato, approfondito e recuperato presso i vari enti per redigere le varie memorie depositate. Un lavoro puntuale ed approfondito, giuridico e tecnico che ha posto le solide basi della difesa; lavoro che sappiamo essere non ancora finito e che si continuerà a fare con grande attenzione.
L’amico avv. Massimo Ferrandino che si è subito impegnato, non appena coinvolto, e con grande pazienza ci ha aiutato a coordinare tutte le attività.
E poi l’illustre prof. Franco Coppi, che ci ha dato l’onore di unirsi in quest’udienza portando il suo contributo di grande esperienza e di conoscenza, rafforzando la convinzione nel lavoro fatto e della nostra tesi di estraneità".