Morto dopo il malore in carcere, protesta a Fuorni: "Giustizia per Renato"

Amici, familiari e conoscenti in presidio dinanzi alla casa circondariale

Salerno.  

Si sono ritrovati dinanzi al carcere di Salerno per chiedere verità e giustizia per Renato Castagno, il 37enne salernitano deceduto in seguito ad un malore accusato nella casa circondariale di Fuorni. Amici, parenti e conoscenti hanno indossato delle magliette bianche sulle quali campeggiava il volto del giovane e hanno affisso uno striscione all'inferriata del carcere ("Giustizia per Renato", il testo) dinanzi al quale hanno posizionato dei lumini. Gesti che hanno sostituito le parole, rendendo chiaro il senso della protesta pacifica andata in scena questa sera a Fuorni. Sul caso la Procura di Salerno ha aperto un fascicolo (al momento l'inchiesta è contro ignoti) e, adesso, si attende l'autopsia per chiarire i motivi che hanno provocato la morte di Renato e, soprattutto, appurare se questa poteva essere o meno evitata. Il legale del 37enne sostiene che i soccorsi siano arrivati in ritardo e che Castagno, all'arrivo in ospedale, era già morto. Dubbi a cui darà risposta l'esame autoptico.