Sono quattro le persone iscritte sul registro degli indagati per le intestazioni fittizie di beni al fine di eludere le normative antimafia e le imposte statali.
Luciano Toriello, la moglie Anna Gambardella e i figli Stefano e Gerardo avrebbero avuto nelle proprie disponibilità un patrimonio di 8 milioni di euro che per l’accusa sarebbe provento di attività illecite. Per questo motivo giovedì mattina era scattato il sequestro preventivo ad opera della Guardia di Finanza di 6 complessi aziendali (tra cui il ristorante “Conte Savoia” che resta aperto e il lido dei vip), quote societarie riferibili a 4 società, 2 ditte individuali e di un’associazione sportiva dilettantistica operante nel settore del calcio (il Picciola), 20 tra terreni e fabbricati, 13 veicoli tra cui auto di lusso, un motociclo, nonché degli eventuali saldi positivi rinvenibili sui rapporti finanziari a loro riconducibili.
Questa mattina l’avvocato Paolo Carbone che difende Toriello presenterà ricorso urgente al Riesame per evitare la confisca dei beni.
Redazione Sa