Tragedia di Rigopiano: definitiva la condanna per l'ex prefetto

La valanga uccise anche il giovane di origini salernitane Stefano Feniello

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Valva.  

Diventa definitiva la condanna ad 1 anno 8 mesi per l'ex prefetto di Pescara, Francesco Provolo, nell'ambito della vicenda legata alla strage di Rigopiano dove il 18 gennaio del 2017 morirono 29 persone a causa di una valanga che travolse un hotel.

Lo hanno deciso i giudici di Cassazione. Provolo è accusato di rifiuto di atti di ufficio e falso.

Appello bis invece per sei dirigenti della Regione Abruzzo all'epoca dei fatti, che era stati assolti nei due precedenti gradi di giudizio. I giudici della Cassazione hanno disposto un nuovo processo di appello anche per l'ex sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta. La Suprema corte ha disposto il processo dinanzi ai giudici della corte d'Appello di Perugia. Nuovo processo di secondo grado anche per cinque dirigenti della Provincia e per un tecnico del comune all'epoca dei fatti. Per loro però, così come per il sindaco, potrebbe arrivare la prescrizione delle accuse. Confermata invece la condanna all'ex gestore dell'hotel Bruno Di Tommaso.

Presenti, in Cassazione, come avvenuto la scorsa settimana, tanti parenti delle vittime di quel disastro. A perdere la vita anche un giovane salernitano Stefano Feniello, la famiglia è originaria di Valva.