Tentato suicidio di Giovanni De Vivo, la direzione del carcere: «Voci false».
Giunge dal direttore in persona della casa circondariale di Salerno (dove il 32enne è recluso, Stefano Martone), la smentita alla notizia relativa a un doppio tentativo di togliersi la vita da parte dell'uomo, che lo scorso mese di agosto aveva assassinato strangolandole la madre e la sorella a Mercato S. Severino.
In base a fonti non ufficiali circolate nei giorni scorsi, l’uomo avrebbe provato a farla finita per la seconda e la terza volta, dopo averci provato lanciandosi dal balcone di casa subito dopo aver compiuto il delitto.
In condizioni psichiche alterate e ispirato a suo dire da una personale battaglia contro i demoni, Giovanni De Vivo, omicida di Mercato S. Severino era stato sottoposto fin dalla degenza in ospedale, per la rottura di un piede, a continuo controllo e sorveglianza disposti dal reparto speciale degenza psichiatrica della casa circondariale.
L'uomo aveva manifestato una personalità disturbata, connessa al delitto compiuto. Dopo il primo periodo trascorso all’ospedale Ruggi D’Aragona, nella sezione riservata ai detenuti, l’uomo era stato associato in stato di detenzione alla casa circondariale salernitana.
Redazione Sa