Delitto in famiglia, Giordano: «Non ricordo»

Il 53enne di Pagani che ha assassinato sua madre è apparso confuso davanti al gip

Pagani.  

Omicidio familiare, Aniello Giordano al gip: «Non ricordo nulla».

E' apparso spaesato e smarrito, il 53enne accusato dell'assassinio di sua madre, Anna De Martino, a seguito di una discussione in casa. Raggiunto in carcere per l’udienza di convalida con l’interrogatorio contestuale, l'uomo si è mostrato confuso, dopo che in precedenza aveva riferito di urla della madre, descrivendo seppur confusamente gli ultimi istanti prima del raputs.

Il suo proposito di fornire qualche approssimativa spiegazione cade nel nulla, confermando per ora la prima certezza, relativa a gravi problemi mentali di cui soffrirebbe. 

In particolare, Giordano soffre di patologia schizofrenica, un vizio di mente mai esploso con simile violenza fino all’episodio di lunedì scorso: seguito da una cura regolare al centro locale di igiene mentale, l’uomo aveva reagito con un comportamento surreale alla tragedia, girovagando per il centro di Pagani dopo aver fatto visita alla sorella dandole notizie sulla lite e sulle botte alla madre, tra chiacchiere al bar e riferimenti del tutto incomprensibili per chi lo incrociava. 

Gli abitanti del quartiere avevano commentato con incredulità la vicenda, spiegando: «Non aveva mai fatto del male a nessuno, aveva dei problemi ma era tranquillo».

L’omicidio si era verificato nella prima mattinata di lunedì al quartiere storico di Casa Marrazzo, via Striano, subito dietro piazza Municipio nel cuore della città, con dieci colpi alla testa inferti da Giordano alla madre.

 

Redazione Sa