Sistema Scafati, il "mercato" del voto

La gestione della struttura agroalimentare al centro dell'indagine della Dia

Scafati.  

II mercato ortofrutticolo di Pagani-Nocera per “intercettare consensi a favore del sindaco di Scafati Pasquale Aliberti per le elezioni regionali oltre a quello di soddisfare i propri interessi personali”.

Era il contenuto di una lettera anonima consegnata ai carabinieri della tenenza di Pagani, sotto attacco la gestione della struttura agroalimentare, mettendo nero su bianco accuse precise provenienti da un mittente mai identificato. Secondo la missiva, acquisita dalle forze dell’ordine e riportata all’attenzione della procura, alcune ditte fornitrici dovevano rivolgersi alla ditta di servizi gestita dal fratello del sindaco di Scafati, Nello Maurizio Aliberti, ora finito nel mirino della magistratura antimafia.

Nulla esclude l’interscambio tra quelle informazioni e l’attuale filone di indagini culminato nel blitz della Direzione investigativa antimafia a Scafati registratosi venerdì mattina con cinque perquisizioni domiciliari ed altrettanti avvisi di garanzia notificati per il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti, sua moglie Monica Paolino, consigliere regionale della Campania e dimessasi sabato da presidente della commissione anticamorra, suo fratello Nello Maurizio Aliberti, amministratore unico di una società impegnata in controlli in materia di sicurezza e medicina del lavoro, la segretaria comunale del comune di Scafati Immacolata Di Saia ed il factotum del primo cittadino Giovanni Cozzzolino.

Senza contare il documentato accesso dei carabinieri del gruppo territoriale di Nocera Inferiore agli uffici mercatali, avvenuto nello stesso periodo della lettera, cioè tra giugno e settembre 2014. In quel settembre caldo il Consiglio di amministrazione del Mercato discusse della lettera anonima inviata al politico paganese Alfonso Giorgio, letta interamente in assise, messa a verbale, già consegnata ai carabinieri, e puntata in particolar modo su tre assunzioni sospette effettuate a tempo determinato per il periodo compreso tra il diciotto giugno e il ventidue settembre 2014.

Allora i delegati al Consiglio di amministrazione del comune di Nocera Inferiore chiesero chiarimenti al presidente Vincenzo Paolillo, a sua volta molto vicino a Pasquale Aliberti, seguito da due consiglieri comunali di opposizione del Comune di Pagani, che indipendentemente firmarono una interrogazione consiliare in cinque punti, uno dei quali riguardante proprio i tre neo assunti. La missiva inviata in forma anonima spiegava equilibri e interessi illeciti sulla struttura agroalimentare, riferendo dell’asse Aliberti-Paolino, proprio la coppia d’oro della politica salernitana, e degli appoggi regionali che disposero la contestata presidenza di Vincenzo Paolillo.

Chiarito che quest’ultimo nulla c’entra con l’attuale indagine antimafia, il profetico testo dell’ignoto redattore ripercorre in gran parte quanto reso noto dall’ultima vicenda giudiziaria di venerdì che ha interessato Scafati, spostando il centro dagli appalti comunali scafatesi al filo regionale che decide delle sorti del Mercato di Pagani-Nocera.

 

Redazione Sa