Morì dopo incidente, a processo guidatore ubriaco

Yoara Soglia spirò in ospedale dopo settimane di agonia

Castel San Giorgio.  

Affronterà il processo  dopo il rigetto della richiesta di patteggiamento V.D.V., 23enne imputato di omicidio colposo per guida in stato di ebbrezza alcolica per il decesso di Yoara Soglia. 

La diciannovenne morì a febbraio scorso dopo il ricovero all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, per le conseguenze di un drammatico sinistro stradale culminato con l’urto tra l’auto e un muro a Castel San Giorgio. L’utilitaria Fiat guidata dal prossimo imputato nella notte tra il 15 e il 16 febbraio, si scontrò contro un muro ed un palo in località Santa Croce, nei pressi dell’industria “National Can Italia”. 

L’impatto fu devastante, col ragazzo risultato positivo al test alcolemico sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, poi dichiarato fuori pericolo, e lei in condizioni inizialmente ritenute gravissime, morta  dopo undici giorni di agonia al reparto rianimazione. 

La giovane vittima Yoara, originaria  della frazione Aiello di Castel San Giorgio  aveva frequentato l’istituto alberghiero “Domenico Rea” di Nocera Inferiore. Dopo l’imprevedibile incidente, arrivato con la vettura  lanciata a tutta velocità dalla guida senza controllo del ragazzo e la vettura schiantata nel muro, familiari ed amici dei due avevano sperato. L’analisi tissicologica e alcolemica effettuata di rito  aveva dato esito positivo per le condizioni del ragazzo, risultato con valori di alcol nel sangue ben superiori ai consentiti 2,4 grammi per litro, direttamente collegabili alla decisiva, fatale perdita di controllo dell’autovettura. Il ragazzo conduceva la Fiat Punto oltre la velocità massima consentita in quel tratto, senza le condizioni psicofisiche necessarie per la guida, «percorrendo una strada quasi rettilinea a velocità di molto superiore a quella consentita», quando impattò contro il muro e poi contro un palo della luce.   

 

Redazione Sa