False presenze attestate agli studenti per permettergli di diplomarsi: chiesto il processo per l'amministratore dell'istituto paritario Piaget, nonché docenti e studenti, per un totale di 47 persone. La richiesta è stata formulata dal pubblico ministero Alfano.
Il titolare dell'istituto paritario di Eboli Giuseppe Coccaro, amministratore della Docet Italia, in base alle accuse, avrebbe falsificato i registri di classe per consentire l'accesso alle prove di maturità a 35 studenti, il tutto in collaborazione con la coordinatrice Luisa De Simone e gli insegnanti Trotta, Vitolo, Russo, Di Maio, Iannuzzi, Leo, Sinopoli, Brando, Cici, Fiorello, Capone, Matonti, Caggiano, D’Angelo, Saracino.
A quanto pare, gli alunni nell'anno finito sotto i riflettori delle forze dell'ordine (il 2010) erano impegnati altrove, lavorando per altre imprese ma risultando frequentanti.
Le indagini partirono proprio dal 2010 a causa del gran numero di iscritti al "Piaget", fin troppo sospetto. Le verifiche portarono al sequestro dei registri di classe, da cui si evinse che molti studenti, provenienti da fuori, non si erano mai mossi da casa. Dopo la richiesta di rinvio a giudizio per 47 persone, l'udienza è stata fissata per gennaio.
Tra le accuse, abuso d’ufficio per gli amministratori e gli insegnanti della Piaget e concorso in falso per gli studenti che beneficiarono del raggiro per conseguire il diploma di maturità.
Redazione Sa