Bancarotta Ifil, il Tribunale di Salerno assolve Piero De Luca

"Il fatto non costituisce reato": soddisfatto il legale difensore, Andrea Castaldo

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Salerno.  

“Il fatto non costituisce reato”: con questa formula il Tribunale di Salerno ha assolto Piero De Luca, imputato nel processo per il crac della Ifil. Per la Procura il deputato avrebbe approfittato dell’amicizia con un amministratore della società per una serie di viaggi.

“Non solo viene esclusa ogni attività distrattiva, ma si riconosce anche che Piero De Luca non era socio occulto della Ifil”, il commento dell’avvocato difensore Andrea Castaldo.

"Queste contestazioni erano sorte nell'inchiesta madre "Crescent", che aveva portato all'assoluzione di tutti gli imputati e alla esclusione già nella fase delle indagini preliminari, con l'avvenuta archiviazione, di qualsiasi comportamento illecito di Piero De Luca. A suo tempo, le intercettazioni telefoniche e le rogatorie - sottolinea il legale - non avevano evidenziato alcun riscontro a tali accuse. Ho avuto sempre fiducia nell'operato dei giudici, che nel corso della lunga istruttoria dibattimentale hanno dato prova di grande competenza, attenzione ed equilibrio", ha concluso l'avvocato di Piero De Luca.