Salerno, neonato positivo alla cocaina: è affetto da meningite

L'infezione è stata riscontrata dai medici del Ruggi: ora è grave al Santobono

salerno neonato positivo alla cocaina e affetto da meningite
Salerno.  

E' affetto anche da meningite il neonato di 3 mesi che, a seguito di accertamenti effettuati nell'ospedale di Salerno, è risultato positivo alla cocaina. Il piccolo è arrivato nella giornata di ieri nell'ospedale di via San Leonardo ed è stato preso in carica dai medici del pronto soccorso pediatrico. Successivamente è stato trasferito nel reparto di Pediatria dove sono stati effettuati tutti gli accertamenti. Il neonato aveva la febbre non molto alta ma i medici hanno notato sintomi che lasciavano presagire un'infezione. Sottoposto a Tac è stata riscontrata un'infezione del sangue - sepsi riconducibile a meningite - ed è stato trattato con antibiotico. L'equipe del reparto di pediatria ha chiesto anche una consulenza dell'infettivologo. Dopo essere stato messo in sicurezza, si è reso necessario il trasferimento in elisoccorso al "Santobono" dove ora è ricoverato in gravi condizioni. Dalle analisi delle urine effettuate al "Ruggi", però, è emersa la positività alla cocaina del neonato. Sul caso sono in corso accertamenti da parte della Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Salerno.

In serata il "Santobono" ha diramato una nota stampa per far chiarezza sulle condizioni del piccolo.

"Il piccolo giungeva in codice rosso presso il Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero Santobono della nostra A.O.R.N., le condizioni cliniche apparivano da subito gravissime con imminente pericolo di vita tanto da rendere tempestivo il trasferimento in Terapia Intensiva Pediatrica.
In Terapia Intensiva il piccolo veniva intubato e ventilato meccanicamente, ottimizzata la funzione cardiocircolatoria alla luce del primo dei due referti tossicologici positivo per cocaina nelle urine eseguito a Salerno, veniva ripetuto il test tossicologico rapido e inviato campione presso la tossicologia della A.O.R.N "A. Cardarelli”, risultato negativo per la presenza di sostanze stupefacenti.
Inviato campione ematico presso AOU “L. Vanvitelli” per indagine cromatografica ad elevata sensibilità per la ricerca di sostanze di abuso nel sangue.
Il prosieguo clinico è stato caratterizzato da gravissima alterazione degli indici infettivi/infiammatori, lo stato di coscienza alterato che unitamente alla evidenza di emorragia cerebrale
evidenziata alla TAC eseguita presso l’ospedale di provenienza imponeva indagini neuroradiologiche ulteriori.
Il piccolo veniva condotto presso la radiologia del nostro presidio e sottoposto a Risonanza Magnetica Nucleare, a seguito della quale veniva condotto in urgenza presso la Sala Operatoria di Neurochirurgia per il posizionamento di catetere di monitoraggio della Pressione intracranica, in quella sede veniva prelevato un campione di liquido cefalorachidiano risultato positivo per “Haemophilus Influenzae”, confermando il sospetto diagnostico iniziale al momento della ammissione in Terapia Intensiva di meningite batterica.
Al termine della degenza il paziente veniva ricondotto presso la nostra UO di Terapia Intensiva e sottoposto
alle cure ed al monitoraggio del caso.
Dall’ingresso le condizioni, ancorché stabilizzate, rimangono gravissime e ci si riserva la prognosi".