Morta a Scafati davanti all'ospedale, il figlio: vittima del sistema sanitario

"Nessuno mi potrà ridare indietro mia madre ma mi batterò contro tutti e tutto"

morta a scafati davanti all ospedale il figlio vittima del sistema sanitario

La 59enne aveva avvertito un malore in macchina con il marito

Scafati.  

Parole come schiaffi, piene di dolore e rabbia. Un grido d'accusa che copre tutte le polemiche delle ultime ore.

“Mia madre, così come migliaia di cittadini, è stata l'ennesima vittima di questo sistema sanitario ormai al collasso”. Ad affidare queste righe ai social, perché tutti le possano leggere, è Luigi Tarantini, il figlio della donna di 59 anni di Scafati, morta a pochi passi dall'ospedale Mauro Scarlato. Colta da un malore improvviso in auto, non ha potuto ricevere assistenza perché il primo intervento del nosocomio è chiuso da giugno per lavori e il pronto soccorso non è più attivo dal 2013.

Momenti drammatici che il figlio racconta in un crescendo di emozioni in un post scritto su Facebook, di seguito il testo: “Nella giornata di oggi ho perso tragicamente mia mamma per colpa di un arresto cardiaco.
È successo tutto all'improvviso mentre era in macchina con mio padre, quest'ultimo nel marasma ha avuto la lucidità di guidare la macchina e di portarla all'ospedale di Scafati sperando nel primo soccorso.
Tutto inutile, gli addetti presenti nel gabbiotto del parcheggio dell'ospedale fanno cenno a mio padre di andare direttamente in direzione Nocera o Sarno.
Mio padre grazie alle sue conoscenze tenta un massaggio cardiaco, un passante si ferma ad aiutarlo. Nel mentre arriva sul posto la Polizia Municipale, tentano di far scendere giù medici e soccorritori presenti nell'ospedale, la risposta da parte loro è stata la seguente: non abbiamo l'autorizzazione ad agire.
L'ambulanza ci mette MEZZ'ORA ad arrivare, provano a rianimarla ma è tutto inutile, mia mamma è ormai deceduta.
Mia madre così come migliaia di cittadini, è stata l'ennesima vittima di questo sistema sanitario ormai al collasso.
Nulla potrà affievolire il dramma che ha colpito me e la mia famiglia, e soprattutto niente o nessuno mi potrà ridare indietro mia madre. Sono sicuro che prima o poi avrò la forza di rialzarmi e battermi affinché si faccia qualcosa di concreto, a costo di andare contro tutto e tutti.
Grazie a tutte le persone che mi sono state vicine in questo momento di profondo dolore”.

La famiglia della 59enne ha sporto denuncia.