A distanza di due anni arriva la svolta nelle indagini coordinate dalla procura di Salerno per il colpo messo a segno il 24 luglio 2021 alla Banca di credito cooperativo di Via Baratta. La Squadra mobile ha dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 53enne napoletano, accusato di furto pluriaggravato.
Il colpo suscitò grande scalpore in tutta la città, sia per il bottino portato via sia per le modalità con le quali venne messo in atto: la "banda del buco", introducendosi dalla rerte fognaria e utilizzando sofisticati attrezzi meccanici ed elettromeccanici, era riuscita a penetrare nel sotterraneo dell'istituto di credito. Da lì, dopo aver praticato un foro nella parete in cemento armato, i malviventi erano riusciti a far breccia nel caveau.
Nella razzia sono stati portati via contanti e preziosi, svaligiando le cassette di sicurezza. Ben 96 i correntisti danneggiati: i banditi erano riusciti a sottrearre anche i preziosi ex voto della parrocchia "Santa Maria delle Grazie" di Siano, rubando il tesoro di San Rocco.
Il caso è finito anche in parlamento, con l'interrogazione a firma del deputato Edmondo Cirielli. A distanza di 24 mesi, gli inquirenti salernitani sono convinti di aver dato un volto - e un nome - ad uno degli autori della banda del buco. L'indagato è stato incastrato grazie anche ai riscontri scientifici e l'acquisizione delle tracce biologiche presenti nella banca dati nazionale del Dna.