Ancora un atto vandalico ai danni del Fondo agricolo "Nicola Nappo" a Scafati, a due giorni dalla manifestazione contro le camorre promossa da Cgil, Flai Cgil, Libera e Alpaa, in programma sabato 29 aprile con la partecipazione di Maurizio Landini e don Luigi Ciotti. Verrà trasmessa in diretta su Ottochannel a partire dalle 10.15.
Nel mirino del raid sono di nuovo finite le strutture interne del fondo e sono state rubate alcune buste contenenti le bandiere della Cgil e della Flai che servivano per la manifestazione in programma sabato 29 aprile contro le camorre promossa da Cgil, Flai Cgil, Libera e Alpaa, con la partecipazione di Maurizio Landini e don Luigi Ciotti.
Un bene, simbolo della lotta alle camorre del comune di Scafati. È il terzo episodio in un mese, il secondo nel giro di una settimana.
Le parole dei segretari di Cgil e Flai Cgil
"È chiaro ormai che non si può più parlare di episodi compiuti da balordi o da vandali. Dietro a tutto ciò – dicono in una nota i segretari generali di Cgil e Flai-Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci ed Igor Prata - c'è una chiara volontà di colpire le attività del fondo agricolo e porre fine all'impegno per la legalità che da cinque anni viene portato avanti da decine di volontari con l'obiettivo di dare una speranza di futuro ad un territorio duramente colpito dalle attività criminali. Facciamo ancora una volta appello alle forze dell'ordine e agli inquirenti affinché venga fatta piena luce su questi fatti, mettendo un campo una forte azione di controllo e prevenzione. Come abbiamo già ribadito, questi episodi non fermeranno il nostro impegno anzi lo rafforzano ulteriormente e, con la manifestazione di sabato a Scafati, - concludono Ricci e Prata - lo ribadiremo a voce alta: qui la camorra ha già perso”.
La solidarietà della coordinatrice provinciale del Movimento 5 Stelle, Virginia Villani
“Una cosa voglio ribadire: lo Stato c’è ed è presente- incalza Villani - Sono certa che gli inquirenti sapranno individuare i responsabili di questi atti. Ma è chiaro che il problema riguarda direttamente anche gli enti territoriali di riferimento, che spero si attivino anche fornendo sistemi di prevenzione e videosorveglianza in grado di proteggere i beni confiscati e agevolare il lavoro delle forze dell’ordine”.
“Credo sia chiaro a tutti – conclude Villani – che in provincia di Salerno non bisogna abbassare la guardia. I clan, nostro malgrado, rappresentano una minaccia ancora temibile alla quale dobbiamo opporci con tutte le nostre forze”.