Bombe contro i sindaci dell'agro nocerino-sarnese, vertice in prefettura

Indaga l'Antimafia: i fatti di Roccapiemonte e Castel San Giorgio potrebbero essere collegati

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Salerno.  

L'Antimafia è al lavoro per ricostruire il contorno nel quale sono maturati i due episodi che in questi giorni hanno scosso, non poco, l'agro nocerino-sarnese. Prima la bomba carta esplosa davanti al portone di casa del sindaco di Roccapiemonte, Carmine Pagano. Poi l'ordigno piazzato all'ingresso dell'abitazione della fascia tricolore di Castel San Giorgio, Paola Lanzara.

Gli investigatori sono al lavoro: al vaglio dei carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore anche le immagini di videosorveglianza della zona. Il sospetto è che i due episodi - avvenuti ad appena 24 ore di distanza l'uno dall'altro - possano essere in qualche modo collegati. 

Nel frattempo, è stata rafforzata la vigilanza per i sindaci, mentre tutto il mondo politico ed istituzionale ha espresso vicinanza e solidarietà ai sindaci vittime degli attentati. 

Annunciata nei giorni scorsi, è arrivata anche la convocazione in prefettura a Salerno: martedì è in programma un vertice sulla sicurezza proprio con gli amministratori locali. Il prefetto Francesco Russo ha voluto dare un'immediata risposta alle preoccupazioni dei sindaci dell'agro.