Una faida familiare dietro la bomba alla macelleria: 5 indagati, anche 2 minori

Le indagini dei carabinieri: a piazzare l'ordigno dei giovani in sella ad uno scooter

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Scafati.  

Una bomba contro la macelleria, esplosa nella notte di San Silvestro di due anni fa: episodio che aveva fatto scattare nuovamente l'allarme racket a Scafati e nell'agro nocerino-sarnese. A distanza di tempo da quel grave fatto di cronaca, arriva la risposta dello Stato.

Il gip del tribunale di Nocera Inferiore ha disposto cinque misure cautelari, delle quali a carico di minori. Gli indagati sarebbero gli autori dell'attentato, maturato nel contesto di dissidi familiari. L'ordigno sarebbe stato fatto esplodere per ritorsione di alcuni parenti: è quanto ricostruito dai carabinieri della Tenenza di Scafati, che hanno dato esecuzione alle misure cautelari.

Come immortalato dalle videocamere di sorveglianza, si vedono due giovani in sella ad un motorino che piazzarono la bomba carta davanti al negozio: a distanza di due anni gli investigatori sono certi di aver chiuso il cerchio e dato una risposta all'attentato: decisive anche le celle telefoniche, che hanno collocato gli idagati sul luogo dell'esplosione.