Sos sicurezza ad Eboli. Si torna a sparare al rione Pescara e dopo gli ultimi fatti di sangue il sindaco chiede maggiore presenza dello Stato in città. Questa mattina, il primo cittadino ha firmato il protocollo d’intesa con la Prefettura al fine di aumentare la sicurezza e prevenzione sul territorio.
Dopo l'ultima sparatoria avvenuta ieri mattina, che ha portato al ferimento al collo di un uomo, di 30 anni, soccorso e trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Eboli, operato e adesso ricoverato al nosocomio di Nocera Inferiore in prognosi riservata, regna il terrore nel quartiere cittadino.
Per gli investigatori si tratterebbe di un regolamento di conti ed il movente potrebbe essere legato a una faida tra bande rivali dedite allo smercio di stupefacenti.
Si indaga per ricostruire se l'agguato di ieri mattina possa essere riconducibile ad un altro episodio avvenuto mercoledì, sempre nel rione Pescara, dove è stato sparato un colpo di pistola contro l’abitazione di un pregiudicato, agli arresti domiciliari.
"Prevenzione e contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria, promozione del rispetto del decoro urbano, sono i principi alla base del patto per l’attuazione della Sicurezza urbana che prevede massima collaborazione tra le Forze dell’Ordine e il Comune, aumentando i presidi territoriali e l’installazione di ulteriori telecamere di videosorveglianza", ha spiegato la fascia tricolore. Nel corso della giornata di ieri, Conte aveva già chiesto un incontro col Procuratore della Repubblica del Tribunale di Salerno.
"Ho ribadito, nuovamente, che c’è bisogno di un ulteriore impegno da parte delle forze dell’ordine per la sicurezza della nostra Città. A chi dice che si è fatto poco in questi mesi ho sollecitato numerosissime volte chi di competenza, più di quanto fatto in passato, e ci sono atti e dichiarazioni a testimoniarlo. Continueremo a lavorare con costanza, impegno e collaborazione con le altre autorità competenti per debellare questo fenomeno", le parole della fascia tricolore.