Il massacro familiare di Giffoni: "Papà ci picchiava, in casa era un incubo"

Il figlio di 15 anni del panettiere racconta le violenze ai magistrati: la madre in carcere

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Giffoni Valle Piana.  

Sono stati trasferiti in carcere Monica Milite e suo figlio Massimiliano, 18 anni. Omicidio volontario con l'aggravante della crudeltà le accuse contestate dalla Procura di Salerno per l'assassinio di Ciro Palmieri, il panettiere ucciso a coltellate e fatto a pezzi. 

Nell'interrogatorio di garanzia hanno scelto di restare in silenzio davanti al magistrato, avvalendosi della facoltà di non rispondere. 

L'altro figlio della vittima, 15 anni, davanti al Tribunale per i minori ha ricostruito il quadro domestico che ha portato al massacro. "Papà era violento, in casa era un incubo", i concetti espressi dal ragazzo agli inquirenti.

L'inchiesta va avanti, altri sviluppi potrebbero arrivare a breve: la priorità è ricostruire cosa abbia scatenato la furia omicida dei familiari, arrivata al culmine - a quanto pare - di anni di tensioni e violenze tra le mura di casa.