VIDEO. Omicidio Ciro Palmieri, le armi del delitto erano sotterrate in cortile

La donna aveva denunciato il marito ma poi aveva ritrattato. Attesa per gli interrogatori

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Giffoni Valle Piana.  

Sono stati rinvenuti in un giardino i coltelli utilizzati per uccidere Ciro Palmieri. Le armi - come si evince anche dal video - erano state sotterrate in un giardino che si trova poco distante dalla casa in cui è stato massacrato il panettiere. L'agghiacciante omicidio, secondo la Procura di Salerno, è stato compiuto dalla moglie Monica Milite, dal figlio Massimiliano e da un altro figlio di 15 anni. I tre, al culmine di una violenta lite familiare, avrebbero colpito a più riprese e con coltelli diversi l'uomo. Prima di disfarsi del cadavere, gli avrebbero amputato una gamba che è stata depositata in una busta di plastica. Nella notte tra il 29 ed il 30 luglio scorso, poi, il corpo del panettiere è stato abbandonato in un dirupo lungo la strada provinciale 25, tra i comuni di Giffoni Valle Piana e Serino, in provincia di Avellino. La sera seguente Monica Milite si è presentata ai carabinieri per denunciare la scomparsa del marito. Ma i militari, guidati dal capitano Graziano Maddalena, hanno nutrito sin da subito dei sospetti che sono stati, poi, suffragati dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza. Gli indagati, nel momento in cui sono stati fermati dai carabinieri, hanno avuto un atteggiamento collaborativo che ha permesso ai carabinieri di recuperare sia le armi utilizzate per il delitto che il cadavere di Palmieri.

Sono in corso ulteriori accertamenti per ricostruire il movente dell'omicidio. Il sospetto è che i fatti siano maturati in un contesto di violenze e disagio. Sette anni fa, infatti, Monica Milite denunciò il marito per maltrattamenti ma, da quanto si apprende, poi avrebbe ritrattato quelle accuse. Gli investigatori, quindi, attendono di ascoltare la donna ed i suoi due figli (il più piccolo è stato già ascoltato dal procuratore presso il Tribunale per i minori ma non è ancora comparso dinanzi al gip per l'interrogatorio di garanzia) per delineare meglio la situazione.

Dalle immagini registrate dalle telecamere dell'abitazione si evince che l'omicidio è maturato al culmine di una violenta lite.