Si sono svolte nella giornata di ieri le operazioni di recupero del relitto dell’imbarcazione “Cinque” affondata in seguito ad un incendio scoppiato a bordo in prossimità degli isolotti “Li Galli”, all’interno dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella.
L’imbarcazione era andata a fuoco nella mattinata del 22 luglio scorso e, dopo che il personale della Guardia Costiera aveva messo in salvo le 5 persone presenti a bordo, è affondata adagiandosi sul fondo in maniera verticale a circa 40 metri di profondità.
"Nei giorni successivi si è provveduto ad un controllo continuo e sistematico per evitare inquinamenti in una area dall’altissima valenza ambientale e contestualmente l’Armatore dell’unità, diffidato dalla Capitaneria di Porto di Salerno a rimuovere il prima possibile il relitto, si è adoperato ingaggiando ditta specializzata in questo tipo di operazioni", hanno spiegato dalla Capitaneria di Porto di Salerno.
Lo scorso giovedì si è poi svolta la riunione operativa dove, ricevuti i dovuti pareri tecnici, si è concordata la tempistica dell’esecuzione del recupero. Dopo due giorni di preparazione, con l’area interdetta da apposita ordinanza, alle ore
14.30 il relitto è emerso dalle profondità tirato a bordo di un motopontone ancorato in mezzo a “Li Galli”.
"L’attività ha richiesto approfonditi calcoli e numerose immersioni per posizionare le fasce intorno allo scafo, unica parte rimasta integra dell’imbarcazione, e una cornice di sicurezza e vigilanza disposta dal Comandante della Capitaneria di Porto di Salerno con impiego di unità navali e anche dei sommozzatori del Nucleo Subacquei Guardia Costiera.
In accordo con l’Area Marina Protetta la stessa ditta incaricata procederà nei prossimi giorni alla bonifica e alla pulizia dei fondali per ripristinare lo stato e l’integrità dell’ecosistema marino intaccato per l’incidente avvenuto.
Termina così, nel migliore dei modi, un’operazione complessa che ha visto la fattiva collaborazione della Guardia Costiera di Salerno e l’Area Marina Protetta di Punta Campanella sulla quale si continuerà a vigilare e a sensibilizzare i diportisti che incrociano quelle acque al rispetto dell’ambiente e in particolare dei nostri splenditi mari", si legge nel comunicato della Capitaneria.