Morte di un 62enne al Ruggi, avvocato Coscioni: Piena fiducia nella magistratura

"Il mio cliente ha agito seguendo le riconosciute linee guida della scienza medica internazionale"

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Salerno.  

Dopo la morte di un 62enne, in seguito ad un delicato intervento al cuore, grazie alla riesumazione del cadavere, disposta dalla Procura di Salerno, si è scoperto che nel suo corpo sarebbe stata dimenticata una garza di 15 centimetri. E' partita così l'inchiesta che vede indagato, insieme ai sui collaboratori, il primario dell'Unità operativa di cardiochirurgia dell'ospedale Ruggi di Salerno, Enrico Coscioni, presidente dell'Agenas, agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, e braccio destro per la sanità del governatore De Luca.

Il paziente morì a dicembre scorso, lo scorso 15 luglio si è proceduto con la riesumazione del cadavere. Le indagini dovranno accertare le cause del decesso del 62enne e se vi siano responsabilità da parte dell'equipe medica.

"Il mio cliente ha agito seguendo le riconosciute linee guida della scienza medica internazionale e ripone, come sempre, piena fiducia nella magistratura", ha commentato Gaetano Pastore, l'avvocato che assiste Enrico Coscioni.