Due minuti dopo l'omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo, sul telefono del tenente colonnello Fabio Cagnazzo arriva una telefonata da parte del carabiniere Luigi Molaro, all'epoca suo braccio destro, rimasta senza risposta. E' il dato definito "inquietante" dalla Dda di Salerno che indaga sul delitto. I due militari sono indagati, insieme ad un ex sottufficiale, Lazzaro Cioffi, tutti accusati anche di omicidio. Per l'accusa, i depistaggi successivi al delitto, sarebbero stati "preordinati".
Il sindaco di Pollica Stefano Pisani sui nuovi sviluppi della vicenda ha detto: “Speriamo davvero di essere all'atto conclusivo. L'augurio - prosegue Pisani, vicesindaco dell'amministrazione Vassallo dal 2005 al 2010, anno dell'uccisione del sindaco -pescatore - è che la magistratura, che in tutti questi anni non si è mai fermata, proseguendo nella ricerca della verità, faccia chiarezza su circostanze più volte da noi poste all'evidenza degli inquirenti e che ancora non hanno trovato risposta.
Mentre Dario Vassallo, presidente della Fondazione intitolata al sindaco pescatore “ora "c'è da aspettarsi che sia svelato il sistema Cilento, venuto fuori dopo l'uccisione di Angelo, che ha imbrigliato il territorio nel malaffare. Il sistema Cilento è l'insieme della mala politica con la malavita, che non va contro la legge ma agisce nell'ambito della legge, ancora più pericoloso e devastante".