Cilento, fischia rigore ed espelle calciatore: arbitro aggredito

La partita è stata sospesa, 8 espulsi

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Agropoli.  

Arbitro accerchiato e aggredito, diversi calciatori espulsi e partita sospesa. E’ accaduto allo stadio Torre di Agropoli dove nel fine settimana scorso si è disputato l’incontro di calcio di seconda categoria tra la squadra locale e l’Olympic Cilento. La situazione è cominciata a degenerare quando il direttore di gara ha fischiato un calcio di rigore a favore degli ospiti, espellendo anche un calciatore della squadra di casa. 

In campo, infatti, sono entrate anche persone non presenti in distinta, poi fatte uscire con non poca fatica dal rettangolo di gioco. La gara è, quindi, ripresa, anche se tra le contestazioni dei calciatori di casa, che hanno cominciato a "discutere" ogni fischio dell'arbitro. La situazione è esplosa definitivsmente al 44' del secondo tempo quando u calciatore dell’Akropolis, prima che la squadra ospite battesse un calcio d’angolo, si è avvicinato all’arbitro e lo ha minacciato. Il direttore di gara ha estratto il cartellino rosso.

A quel punto, il direttore di gara è stato accerchiato dall'intera squadra dell’Akropolis, tra cui l'allenatore. Sette calciatori della squadra di casa sono stati, quindi, espulsi, facendo venire meno anche il numero minimo consentito di giocatori in campo. Nel marasma generale, come si legge nel referto del giudice sportivo, l'arbitro ha riferito di essere stato anche colpito con calci, oltre ad essere stato spinto e strattonato. 

Grazie ad un calciatore che l'ha protetto, ha guadagnato gli spogliatoi, dove però il clima è rimasto infuocato. Solo l'intervento dei carabinieri ha riportato la calma. La squadra dell’Akropolis ha perso la partita a tavolino con il risultato di 0-3. Non solo: il giudice sportivo gli ha inflitto una multa di 250 euro e diverse giornate di squalifica per i tesserati.