Nemmeno l'autopsia ha risolto il mistero del cadavere nell'uliveto

L'esame sulla salma rinvenuta ad Albanella: la procura cerca di risalire all'identità della vittima

nemmeno l autopsia ha risolto il mistero del cadavere nell uliveto
Albanella.  

Sta assumendo i contorni di un vero e proprio mistero il ritrovamento del cadavere in un uliveto di Albanella. Nemmeno l'autopsia eseguita presso l'obitorio dell'ospedale di Eboli è riuscito a dare un nome alla vittima.

Oltre quattro ore: tanto è durato l'esame necroscopico concluso oggi pomeriggio. Il corpo era stato rinvenuto in avanzato stato di decomposizione e, a quanto risulta, anche dilaniato dai cinghiali. Bisognerà dunque attendere la comparazione del dna per provare a risalire alla sua identità.

L'unica certezza, al momento, è che le cause della morte non sarebbero da attribuire ad episodi violenti. Non riscontrati, infatti, segni evidenti di violenza: gli animali selvatici sarebbero intervenuti solo dopo il decesso.

L'ipotesi più accreditata seguita dagli investigatori è che i poveri resti appartengano a Giuseppe Gaudiano, il 51enne di Albanella di cui si erano perse le tracce lo scorso 12 dicembre. Il suo caso era stato segnalato anche dalla popolare trasmissione televisiva "Chi l'ha visto". Le indagini sono affidate ai carabinieri del comando provinciale di Salerno.