Lavoratori a rischio licenziamento, Gambino scrive a De Luca.
Il consigliere, nel corso del Consiglio Regionale di ieri pomeriggio, ha sottoposto al Governatore ed all’assessore Sonia Palmieri la problematica che riguarda la situazione della Telis di Pagani e di circa sessanta dipendenti che corrono concretamente il rischio del licenziamento definitivo e senza ammortizzatori sociali.
"Ho chiesto al governo regionale - spiega Gambino - di assumere come prioritario l’obiettivo di intervenire presso il Ministero dello Sviluppo Economico affinchè venga sviluppato ogni concreto sforzo per trasferire l’azienda, e le commesse che già ci sono, ad un imprenditore interessato che fondi il suo impegno su progetto e piano industriale credibile e concreto abbandonando al proprio destino soggetti che oltre ad essere privi di credibilità evidentemente sono interessati solo a lucrare senza scrupolo sulla pelle dei lavoratori e delle famiglie sfruttando il dramma che li caratterizza ormai da quasi cinque anni"
"Contestualmente - prosegue - ho chiesto al Governo regionale di verificare la possibilità concreta di attivare un ulteriore periodo di cassa integrazione in deroga consapevoli tutti però che ogni iniziativa in tal senso può essere valutata ed approfondita, pur nelle difficoltà derivanti dall’aver utilizzato in questi anni ogni strumento legislativamente consentito, solo a partire da una richiesta dell’azienda che al momento risulta essere sconosciuta ai competenti uffici regionali".
"Il governo regionale - conclude Gambino - ha assicurato il proprio impegno in tal senso ed entro la settimana prossima mi farò carico di far tenere, ad una delegazione di lavoratori e delle proprie rappresentanze sindacali, un incontro specifico presso i competenti uffici al fine di verificare le concrete possibilità di intervento regionale essendo convinto sostenitore che risibili convocazioni di incontri, con la partecipazione di uffici inconsapevoli e non informati, poi rinviati ad altra data assumono solo il significato di fallace e inutile propaganda e rischiano di esasperare gli animi e di rendere irrisolvibile una situazione già difficile di per sé".
Redazione Sa