Tenta di consegnare droga al convivente detenuto ma viene scoperta dagli agenti

Salerno, la penitenziaria sequestra 100 grammi di hashish e cocaina nascosti nelle parti intime

tenta di consegnare droga al convivente detenuto ma viene scoperta dagli agenti
Salerno.  

Ha tentato di consegnare droga al convivente detenuto, ma è stata sorpresa dagli agenti della polizia penitenziaria. E' quanto accaduto al penitenziario di Fuorni e reso noto dal Sindacato autonomo di polizia penitenziaria Sappe attraverso il segretario nazionale Emilio Fattorello. 

Protagonista della vicenda una donna, sorpresa nel settore colloqui del carcere. "La polizia penitenziaria di Salerno ha sequestrato ieri circa 100 grammi di droga, tra hashish e cocaina, impedendo cosi l'illecito ingresso in istituto della sostanza stupefacente. Gli agenti, con spiccato senso del dovere e alta capacità professionale, dopo una accurata attività investigativa, hanno fermato la convivente di un detenuto di origine salernitana. La donna era in possesso della droga, nascosta nelle parti intime e in due ovuli", ha fatto sapere Fattorello.

"Il detenuto, che era in attesa dell'incontro con la convivente, si è insospettivo per il ritardo del colloquio ed ha cominciato a dare in escandescenza. L’uomo, giudicabile per reati relativi alla droga, ha cominciato ad inveire contro gli agenti, proferendo esplicite minacce di morte nei loro confronti. L'encomio del Sappe Campania va al personale della casa circondariale di Salerno che, nonostante le tante criticità, si conferma  baluardo contro l'illegalità, garantendo l'ordine e disciplina all'interno del penitenziario".

"Ogni giorno - aggiunge il segretario generale del Sappe Donato Capece - la polizia penitenziaria porta avanti una battaglia silenziosa per evitare che dentro le carceri italiane si diffonda uno spaccio sempre più capillare e drammatico, stante anche l’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti. L’hashish, la cocaina, l’eroina, la marijuana e il subutex - una droga sintetica che viene utilizzata anche presso il Sert per chi è in trattamento - sono quelle che più diffuse e sequestrate dai baschi azzurri. Ovvio che l’azione di contrasto, diffusione e consumo di droga in carcere vede l’impegno prezioso della polizia penitenziaria, che per questo si avvale anche delle proprie unità cinofile. Questo deve convincere sempre più sull’importanza da dedicare all’aggiornamento professionale dei poliziotti penitenziari, come ad esempio le attività finalizzate a prevenire i tentativi di introduzione di droga in carcere, proprio in materia di contrasto all’uso ed al commercio di stupefacenti", le parole di Capece.