Un imprenditore di Battipaglia arrestato e beni sequestrati per 40 milioni di euro ad aziende e società operanti nei settori lattiero-caseario e della raccolta e smaltimento rifiuti. Oltre all'avviso di conclusione indagini per altre 18 persone, accusate a vario titolo di associazione per delinquere, intestazione fittizia di beni, tentata truffa aggravata ed emissione di fatture false.
Sono i contenuti dell'operazione Amorzinha della Guardia di finanza di Salerno nell'ambito delle indagini condotte dalla Dda della Procura. Le fiamme gialle hanno portato alla luce un intreccio dio interssi economici e societari riconducibili ad una famiglia di imprenditori ritenuta legata a doppio filo al clan dei Maiale. Proprio per tutelare il patrimonio della famiglia, messo a rischio dalle innumerevoli condanne giudiziarie, gli indagati avrebbero fatto ricorso sistematicamente ad intestazioni fittizie di beni a favore di prestanome consapevoli e compiacenti.
Una rete che ha anche travalicato i confini nazionali, con beni sequestrati anche in Bulgaria. Il procuratore Erminio Rinaldi ha inoltre disposto il sequestro d'urgenza di ben 11 complessi aziendali con sedi a Battipaglia, Eboli, Agropoli, Altavilla Silentina e nelle province di Roma, Campobasso e Potenza, oltre a 5 veicoli di grossa cilindrata e 2 imbarcazioni da diporto.
Redazione