E' stata restituita alla famiglia la salma del 26enne Alfonso Fasano. Indagine chiusa per la magistratura che aveva esaminato anche il telefono cellulare del ragazzo. Per gli inquirenti si è trattato dunque di un gesto volontario, di un suicidio. Il 26enne, originario di Vietri sul Mare, domenica 30 maggio, era stato trovato in una pozza di sangue con la gola tagliata, 4 le ferite profonde provocate da un coltello da cucina, in casa della fidanzata a Cava de' Tirreni.
Aveva trascorso lì la notte dopo una serata passata al lavoro insieme. Il ragazzo invece risiedeva con la famiglia nella frazione Dragonea, dove il padre gestisce una struttura ricettiva molto nota nella cittadina. Oggi però è il giorno del lutto nel comune salernitano, nella chiesa di San Pietro e Paolo i funerali.
Di Alfonso “L'intera comunità vietrese è ancora confusa e addolorata per quello che è accaduto, così come stabilito nell'ultimo consiglio comunale, oggi è una giornata di lutto per la nostra Vietri sul Mare” sono le parole di dolore del sindaco del comune della Divina Giovanni De Simone pubblicate sui social. Il 26enne, che lavorava nell'agriturismo di famiglia, era conosciutissimo. Tanti i messsagi di cordoglio e sostegno per i familiari, distrutti da questa immane tragedia. Un gesto che ha sconvolto quanti conoscevano e amavano il 26enne.