Svolta nelle indagini sulla morte del 65enne di nazionalità ucraina morto nella sua abitazione di Via Lanzara, a Sarno.
I carabinieri del reparto territoriale dell'agro hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto disposto dalla procura di Nocera Inferiore nei confronti del figlio 41enne della vittima. L'accusa è omicidio.
I fatti risalgono allo scorso 27 aprile, quando a sollecitare l'intervento dei carabinieri furono i medici del 118 allertati per soccorrere l'uomo. "Una caduta accidentale", le spiegazioni date ai sanitari prima e agli investigatori poi.
Tesi però confutata dalle indagini e dall'autopsia disposta dai magistrati: fatale una coltellata al cuore, che non ha lasciato scampo al 65enne dell'Est Europa. Dopo una breve agonia, l'uomo è morto.
Decisive le testimonianze degli stessi familiari, ma anche intercettazioni ambientali, le analisi degli impianti di videosorveglianza della zona e alcune perquisizioni e sequestri eseguite dai carabinieri.
Stando alla ricostruzione del procuratore capo Antonio Centore, il colpo mortale sarebbe stato sferrato al termine di una furiosa lite familiare tra padre e figlio. Quest'ultimo, al momento dello scontro, pare fosse ubriaco.
L'emissione del fermo è stata motivata anche dal pericolo di fuga dell'indagato, già irregolare sul territorio italiano e senza vincoli familiari stabili. Il 41enne si trova ora in una cella del carcere di Salerno.