E' stato ascoltato nella giornata di ieri dal Gip del Tribunale di Nocera Inferiore, il postino Vincenzo Ansalone, ritenuto responsabile dell'omicidio di Vincenzo Salvati, omicidio avvenuto nei giorni scorsi a Mercato San Severino. Per il giudice del Tribunale l'omicidio è preterintenzionale e, quindi, il 35enne che si è costituito subito dopo aver commesso il reato, resterà in carcere senza una diminuzione della pena ai domiciliari.
Ansalone, anche ieri, ha confermato la sua versione dei fatti, durante l'interrogatorio con il pm Davide Palmieri. Prima della sparatoria che ha posto fine alla vita di Vincenzo Salvati, i due si erano già incontrati, finendo la discussione con una semplice lite. A questo primo incontro c'è stato un secondo appuntamento per recuperare la somma di 30mila euro, di debito. Infine, l'ultimo chiarimento finito in sparatoria.
Secondo la difesa di Ansalone, l'avvocato Michele Sarno che ha chiesto la misura cautelare ai domiciliari, il 35enne ha sparato per paura indirizzando la pistola verso le gambe, giustificando così gli spari.