Terzo giorno di Fase 2, la città di Salerno regge la ripresa. Evitare gli assembramenti e uso obbligatorio della mascherina: sono questi, tra tutti, i dispositivi necessari e fondamentali che la comunità è tenuta a seguire. E, se la maggior parte delle persone adotta comportamenti coscienziosi e responsabili, lo stesso non si può dire per una percentuale (seppur bassa) di loro. Ed è qui che scattano i controlli da parte della Polizia Municipale.
Nella giornata di ieri e di oggi i caschi bianchi guidati dal comandante Antonio Vecchione hanno effettuato decine di interventi, molti rivolti anche al mancato utilizzo delle mascherine.
Quindici le persone individuate senza mascherina (dieci uomini e cinque donne, tra cui una ragazzina minore di 14 anni) che dovranno pagare, ognuna, 400 euro di sanzioni amministrative (per la minore provvederà chi è tenuto alla sua sorveglianza, in questo caso i genitori).
Tantissime le segnalazioni presso la centrale operativa del Comando di via Dei Carrari. Interventi di vario genere costituiti da: mancato indosso di mascherine, assembramenti, distanza interpersonale di almeno 1 metro, controllo agli esercizi commerciali – che in seguito ad accertamenti ha portato alla chiusura in via Posidonia di un negozio di generi alimentari inottemperante alla chiusura prevista nel giorno festivo, richieste da parte soprattutto di persone anziane e sole che chiedono consigli di vario genere agli stessi vigili urbani.
Il giorno prima della fase 2, invece, lungo i giardini del lungomare Marconi sono state denunciate due persone per aver fornito false dichiarazioni in merito alla propria residenza: dai controlli effettuati entrambi risultavano essere residenti l’uno in provincia di Avellino e l’altro in provincia di Benevento. Tra i tanti interventi, inoltre, continua il controllo di persone sottoposte a quarantena, col sistema di video-chiamata e riscontri sul posto.
Nel frattempo sono state notificate ordinanze di chiusura di 30 giorni del Prefetto a quattro esercizi, anche di verbali originari effettuati da altre forze di Polizia. I 30 giorni decorrono dal momento in cui tali attività sono di nuovo autorizzate (sia dai DPCM che dalle ordinanze regionali) alla vendita di determinati prodotti contemplati dal codice ateco. Nei giorni a venire proseguirà il lavoro di controllo su tutto il territorio con particolare attenzione per il rispetto dell’utilizzo obbligatorio delle mascherine, non tralasciando i servizi ordinari.